Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
DRUDO
Apri Voce completa

pag.294 [306]


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
» DRUDO
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DRUDO.
Definiz: disonesto amante, e nel femm. concubina. Lat. amator, amasius: e di donna, amasia, pellex:
Esempio: Lab. n. 296. E se non fosse, che 'l Drudo novello teméo, non il troppo scrivere, ec.
Esempio: Dan. Inf. c. 18. Taida è la Puttana, che rispose Al drudo suo.
Esempio: E Dan. Purg. 32. Quel feroce drudo la flagellò dal capo insin le piante.
Esempio: Conv. 35. Tutte scienzie chiama reine, drude, e ancille.
Esempio: Tav. Rit. Io appresso vi donerò lo mio amore, o a mogliera, o a druda.
Definiz: ¶ Per inclinato, e dedito a fare all'amore. Lat. amori deditus.
Esempio: Liv. M. E quello non avvenia mica per povertà, e per lo misagio del popolo, ma perciocchè troppo avea di Franchigia a fare sue volontà, che troppo era drudo, e ozioso.
Definiz: Diremmo in ischerzo, SMANZIERE, DAMERINO, VAGHEGGINO.
Esempio: Luig. Pul. Beca. Tu vuoi sempre di dietro i gaveggini, E non daresti loro un berlingozzo: e disse GAVEGGINO, per imitare il favellar de' contadini, che stravolgono volentier le parole.